Ci vado spesso in sauna, un pò per rilassarmi nella vasca idromassaggio, un pò per divertirmi e fare la porcellina. Si, perchè è di una sauna quello di cui parliamo, una sauna frequentata da gay, bisex, trans e trav come me, ma spesso anche da coppie. Terme Dea Internazionale, in zona Quartomiglio a Roma.

Un posto abbastanza carino, di certo non un Club di alto livello, ma piuttosto un posto popolare dove è possibile fare incontri e conoscenze positive. Ovviamente il marcio ci può essere ovunque, basta fare un bel pò di selezione.

Una selezione che faccio spesso, soprattutto quando organizzo le ammucchiate in una stanza dove comunque l’accesso è libero e dove tutti possono vedermi. Perchè si, io sono molto esibizionista e per certi versi spregiudicata.

“Manuela, quando manchi tu qui è un mortorio”, mi sono sentita dire da alcuni molto spesso. Mi rende orgogliosa il fatto che sono molto ben voluta (e come potrebbe essere altrimenti? Mi avete guardata bene? 🥰) fosse anche per il solo fatto che molto spesso, inizio i giochi e apro le danze; lì dentro io sono quella delle gang.

L’altro giorno arrivo come sempre verso l’ora di pranzo. Di solito mi preparo li nei camerini appositamente allestiti, ma spesso mi presento già truccata e tutto il resto.

Sistemo quindi la mia roba nell’armadietto, prendo il mio asciugamano e mi avvio nella sala, sculettando fiera sui mie tacchi alti, in calze a rete, reggicalze, perizoma rosso e sexy top. Ho diversi amici li dentro e anche questa volta , prendo qualcosa da bere al bar e mi siedo a chiacchierare con qualcuno di loro sui divanetti. Mi piace dialogare e conoscere le persone che frequento; spesso si scende nel più profondo dell’animo e non di rado c’è chi si confida con me. In molti trovano in me un amica e non solo una scopa-amica. Questo non può che farmi piacere.

Adoro ovviamente essere guardata, ammirata, accarezzata o palpata all’occasione. Sono una provocatrice e la sensazione di stare al centro delle attenzioni, avere il controllo della situazione, essere la protagonista, che detta i tempi e i modi quando si gioca, è appagante.

Dopo una buona mezz’ora, mi alzo e mi dirigo nella mia stanza preferita che è rigorosamente senza porta, pubblicamente accessibile. Spesso mi alterno tra questa e la sala cinema, anch’essa ovviamente pubblica e aperta, con un gran lettone rotondo che ruota su un palo di lapdance.

Mi metto quindi nella mia stanza preferita dove c’è anche una tv accesa con dei filmini porno trans che girano di continuo, stendo l’asciugamano sul lettino e mi stendo, rilassandomi. Qualcuno passa di lì, fa capolino dentro, osserva e poi va via se capisce di non essere il benvenuto. Altri entrano, e aspettano un mio cenno, altri ancora sono più sfacciati e si avvicinano.

Tutti quanti o quasi, hanno comunque una cosa in comune: un cazzo duro sotto l’asciugamano.

Intanto mi hanno raggiunto due miei amici , che si sono distesi accanto a me; uno comincia a pomiciarmi e l’altro a leccarmi il culo e il cazzo. La stanza comincia ad affollarsi e la temperatura a salire…(continua)